Quando si tratta di ristrutturazione o della creazione di nuovi fabbricati, la scelta dei materiali gioca un ruolo fondamentale in termini di qualità estetica, durabilità e di funzionalità complessiva degli ambienti. Tra le molteplici opzioni disponibili per la pavimentazione, viene spesso nominato il termine “ceramica” come alternativa al gres porcellanato. In verità “ceramica” definisce il complesso dei prodotti di natura terrosa, forgiati a freddo e consolidati a caldo. Le definizioni più corrette sono pertanto funzione della compattezza del materiale cotto, o, per meglio dire, la percentuale di porosità residua dopo il ciclo di cottura. Si definiscono pertanto “bicotture” i prodotti per rivestimenti murari, tipicamente bagni e cucine, realizzati con due successive cotture e una porosità residua maggiore del 10%. Per le pavimentazioni, seguono poi l’ampia categoria della “monocottura”, più solida della bicottura perché con una porosità residua fra il 0,5% e il 10%, e il “gres porcellanato”, ormai il prodotto più resistente e diffuso, con una % di porosità residua minore del 0,5%. Fra queste alternative è importante comprenderne le differenze per poter fare una scelta informata che si adatti alle esigenze specifiche di ogni singolo progetto. Presentiamo di seguito alcune caratteristiche di queste diverse opzioni, con particolare attenzione alla distinzione tra una soluzione in “ceramica in monocottura” (spesso chiamata “ceramica”) e un pavimento sopraelevato in gres porcellanato.
Le differenze tra la ceramica in monocottura e il pavimento sopraelevato in gres
Sebbene si tratti di materiali spesso erroneamente confusi tra loro, il pavimento sopraelevato in gres porcellanato presenta caratteristiche ben precise e non sempre assimilabili a quelle della ceramica:
- Composizione e realizzazione: la ceramica in monocotturaviene ricavata dalla cottura dell’argilla a temperature inferiori rispetto al gres porcellanato e questa procedura la rende più porosa e meno resistente. Il gres è invece ottenuto grazie alla macinazione, pressatura e cottura a elevatissime temperature di un composto omogeneo di argilla, sabbia, caolini e feldspati, processo che permette di realizzare un materiale denso, compatto e resistente, caratterizzato da una bassa porosità e dunque ideale per la realizzazione di un pavimento sopraelevato.
- Resistenza e durevolezza: la bassa porosità del gres porcellanato lo rende estremamente resistente agli agenti chimici, impermeabile all’umidità e alla sporcizia, ma anche resistente allo stress meccanico causato dall’alta frequenza di calpestio. Il risultato è un materiale durevole e non soggetto a logorio. Al contrario, la ceramica richiede generalmente una maggiore manutenzione e può essere più suscettibile alle macchie e all’usura nel tempo, specialmente negli ambienti più esigenti. A causa della sua maggiore porosità, la ceramica in monocottura è infatti più assorbente e soggetta a sbeccature e crepe, specialmente quando posta su una base non livellata precedentemente.
- Design: sia la ceramica in monocottura che il gres per pavimento sopraelevato offrono un’ampissima gamma di opzioni stilistiche. La prima viene solitamente apprezzata per la varietà di colori e disegni con cui può essere realizzata. Il suo campo d’uso è però esclusivamente per incollaggio a massetti o muri, mentre il gres porcellanato può essere usato, oltre che tramite incollaggio, anche in soluzioni più tecniche come il pavimento sopraelevato in gres porcellanato. In questo ambito, il gres porcellanato è molto versatile grazie alle innovative tecnologie di stampa che permettono di riprodurre fedelmente i tratti estetici di altri materiali. Con il gres porcellanato è dunque possibile coniugare durabilità e aspetto autentico, riuscendo a replicare in modo realistico texture e finiture come la pietra naturale, il legno, il quarzo, la resina, il marmo e molto altro ancora.
- Installazioni esterne: la scelta del gres porcellanato è ideale anche per i pavimenti galleggianti per esterni, date le specifiche esigenze degli ambienti outdoor come la resistenza agli agenti atmosferici. Per le installazioni esterne viene sconsigliata la ceramica in monocottura, a causa della sua porosità, mentre viene solitamente preferito un pavimento sopraelevato in gres porcellanato.
Per concludere, entrambi i materiali presentano vantaggi e svantaggi ma la soluzione del pavimento sopraelevato in gres spesso primeggia per la sua resistenza, durabilità e capacità di adattarsi a una vasta gamma di esigenze estetiche. Se stai cercando un pavimento che possa resistere alle sfide di ambienti ad alto traffico o che richieda poca manutenzione nel corso degli anni, il gres porcellanato potrebbe essere la scelta ideale per il tuo progetto di pavimentazione sopraelevata.
Per una scelta consapevole, in grado di garantire bellezza e funzionalità al pavimento che stai progettando, rivolgiti a un esperto prima di prendere la decisione finale.